giovedì 24 marzo 2011

Sogno

Io e AC, il mio collega sbruffone, dobbiamo andare in una base militare per lavoro.
Fuori dalla base ci sono alcuni giovani inginocchiati intorno ad un albero per una funzione religiosa.
Entriamo nella base e sulla porta, ad attenderci c'è la mia amica ET in splendida forma che fa il suo lavoro di una volta: public relations. È più bella che mai.
Presentandola ad AC mi sbaglio ed invece che chiamarla ET la chiamo invece LG, come una lettrice del mio blog.
ET mi prende bonariamente in giro per il mio errore.
Entriamo nella base nel corridoio di sinistra.
Mi rendo conto che nella prima stanza sulla destra c'è ricoverato mio padre insieme ad altri.
Mi precipito al suo letto e lo trovo disteso sotto le coperte tutte sfatte.
Lo saluto e lo bacio. Risponde ai saluti ma non mi riconosce.
Ha una gambia piegata e una tutta dura e tesa.
Torno fuori dalla stanza.
Spiego ad AC che mio padre ha l'Alzheimer.
AC è turbato dal mio racconto e mi spiega che tra i film che ha a casa ce n'è uno di Celentano molto bello e toccante.
Riprendiamo il nostro cammino tra i corridoi.
Mi rendo conto che stiamo andando da La Russa.
Mi sveglio.

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