lunedì 26 settembre 2011

Michel Petrucciani




Stasera il documentario Body and Soul di Michael Radford su Michel Petrucciani.





sabato 24 settembre 2011

#tunnelgelmini




La rete si è ovviamente e giustamente scatenata.
Una mia amica mi ha consigliato di seguire #tunnelgelmini su Twitter.
Oppure si può dare un occhio anche qui


Esilarante comunicato stampa della Gelmini




Leggetelo
con attenzione perché è incredibile.
L'Italia ha contribuito a costruire un tunnel tra il Cern e il Gran Sasso?
Ma in che mani siamo?

domenica 18 settembre 2011

Finalmente autunno!


In questo primo giorno d'autunno (non astronomicamente, ma metereologicamente) ho appena terminato di leggere il mio 52° Simenon. Quando ieri l'ho acquistato la proprietaria della libreria ha detto che secondo lei è il miglior Simenon che avesse mai letto e mi ha pronosticato che in una serata l'avrei finito. Ha avuto doppiamente ragione.


Io mi sono avvicinato a Simenon-non-Maigret solo da poco e ho ri-scoperto un autore che tanto avevo amato da giovane. Secondo me come lui non c'è nessuno.


Questo romanzo è una specie di Delitto e Castigo di
Dostoevskij scritto con la maestria delle parole di un autore che sa farsi leggere da tutti e che quindi, a mio avviso, è un grande.



domenica 11 settembre 2011

Gian Alfonso Pacinotti




Domani vado a vedere L'ultimo terrestre.



Aggiornamento del 17 settembre.
Una settimana lavorativa intensa, condita da riunioni con i professori per l'inizio dell'anno scolastico e musicale e infine una "interessante" assemblea di condominio mi hanno tenuto lontano, fino a questa sera, dall'Ultimo Terrestre. Sono andato a vederlo con un pizzico di curiosità in più del solito anche perché uno degli attori è un mio collega di lavoro, anche se vederlo al cinema con tutti quei capelli (parrucca o magia dei truccatori?) mi ha fatto sorridere un po'. Il film mi è piaciuto (voto 8/10) perché è un po' felliniano (felliniano non è una bestemmia e neanche una parolaccia) per i personaggi e le atmosfere. Non ci sono persone normali, sono tutti sopra o sotto le righe. Sono tutti un po' alieni e, quindi, un po' più veri. Sono tutti diversi e quindi in ognuno di loro c'è un po' di noi. L'attore protagonista è bravissimo e la scena in cui il cerchio di alieni fa elevare l'unico trapassato verso il Paradiso mi ricorda (non so il perché) alcuni numeri di Alegria del Cirque du Soleil. Insomma, vale la pena vederlo.


martedì 6 settembre 2011

Gewürtztraminer del 2008

Questa sera per festeggiare che ci siamo rivisti dopo 2 settimane C. ha preparato la tavola mettendo i sottobicchieri acquistati a Tokio 20 anni fa. Allora io ho aperto un Gewürtztraminer del 2008 che invecchiava nel friglo aspettando solo una buona ragione per essere bevuto.

domenica 4 settembre 2011

Sonnabend + Guggenheim + gianduiotto + cicheti + Paolini



Nel filmatino la prima rappresentazione del Milione di quasi 15 anni fa. Ma ieri sera Paolini. in Campo Madonna dell'Orto, ha replicato e ha migliorato molto il suo spettacolo. Qualche ruga in più (rispetto al filmatino), più calmo e rilassato (15 anni fa recitava velocissimo e non lasciava neppure il tempo di apprezzare le battute), auto-citandosi (facendoci apprezzare le differenze intervenute a Venezia e in terra-ferma rispetto a 15 anni fa, ad es. affermando che continua a preferire il tank in piazza San Marco piuttosto che l'automobile che ha percorso il ponte di Calatrava), auto-criticandosi (uno sfilarsi di scarpe troppo lungo che ha rotto per un attimo il tempo di scena) e mettendo il meglio di sè è riuscito a far sganasciare il pubblico veneziano (per la maggior parte autoctono) prendendo in giro i veneziani visti da uno di terraferma.

È stato veramente un grande spettacolo, che ha superato ogni mia più rosea aspettativa.

E questo spettacolo ha coronato un veloce pomeriggio a Venezia cominciato con un mutuo per i biglietti del vaporetto (18 EUR per un biglietto valido per 24 ore, dove ho comunque risparmiato perché in totale ho fatto 4 corse che mi sarebbero costate 4*6,50 = 26 EUR se le avessi acquistate singolarmente), proseguito con la mostra di Ileana Sonnabend al Guggenheim di Venezia, con una pausa pomeridiana per il gianduiotto di Nico alle Zattere , e terminata con una cena veloce in piedi a base di cicheti in un ottimo baccaro (mitiche le polpettine!).



Come ho già detto ad una mia carissima amica, anche se non ci fosse la mostra sulla Sonnabend (ed io in effetti non sapevo di questa mostra) bisognerebbe comunque, almeno una volta ogni 10-20 anni tornare a Venezia per visitare (e rivisitare) la opere esposte alla Guggenheim Collection. Ieri, entrando in quelle sale e accorgendomi di cosa c'era esposto, mi sono finalmente reso conto in maniera conscia di dove avessi visto per la prima volta gran parte di quelle opere del '900 che conoscevo e sapevo di aver già visto in vita mia. Le avevo viste proprio lì, al Guggenheim, in uno dei primi anni dell'università. Così è stato per alcuni Picasso, per dei Magritte, e altri.







Ho lasciato il
Guggenheim desiderando di dormire in un letto con una testiera d'argento di Calder



magari sognando che si avverasse qualcuno dei desideri appesi all'ulivo nel giardino da parte dei visitatori.