domenica 11 settembre 2011

Gian Alfonso Pacinotti




Domani vado a vedere L'ultimo terrestre.



Aggiornamento del 17 settembre.
Una settimana lavorativa intensa, condita da riunioni con i professori per l'inizio dell'anno scolastico e musicale e infine una "interessante" assemblea di condominio mi hanno tenuto lontano, fino a questa sera, dall'Ultimo Terrestre. Sono andato a vederlo con un pizzico di curiosità in più del solito anche perché uno degli attori è un mio collega di lavoro, anche se vederlo al cinema con tutti quei capelli (parrucca o magia dei truccatori?) mi ha fatto sorridere un po'. Il film mi è piaciuto (voto 8/10) perché è un po' felliniano (felliniano non è una bestemmia e neanche una parolaccia) per i personaggi e le atmosfere. Non ci sono persone normali, sono tutti sopra o sotto le righe. Sono tutti un po' alieni e, quindi, un po' più veri. Sono tutti diversi e quindi in ognuno di loro c'è un po' di noi. L'attore protagonista è bravissimo e la scena in cui il cerchio di alieni fa elevare l'unico trapassato verso il Paradiso mi ricorda (non so il perché) alcuni numeri di Alegria del Cirque du Soleil. Insomma, vale la pena vederlo.


Nessun commento:

Posta un commento