lunedì 28 aprile 2014

Dora


Anche senza la scusa della mostra il palazzo Fortuny a Venezia va visitato. È una specie di antro delle meraviglie artistiche che lascia stupefatti. Mi son rimasti impressi i lampadari, un modellino (modellone?) della villa Pisani a Strà (chiamata così in onore del doge Alvise Pisani) e molti quadri che non ho capito se sono del padre o del figlio Fortuny.



E poi ovviamente ci sono le mostre (più d'una). La più bella, per me che amo la fotografia, sicuramente quella su Dora Maar. Qui posto tre scansioni, tutte tratte dal catalogo della mostra. La prima, la più attuale, vale per i giorni nostri così come valeva 80 anni fa. Quella di Éluard l'ho accompagnata ai versi finali di Poésie ininterrompue scelta dal libro omonimo nella mia biblioteca contenente alcune poesie di E. nella traduzione di Franco Fortini.

Primavera infine è l'alba
E la bocca e l'alba
E gli occhi immortali
Han la forza di tutto

Noi due tu tutta ignuda
Io così come ho vissuto
Tu la sorgente del sangue
Ed io le mani aperte
Come occhi

Noi due vivi solo per essere fedeli
Alla vita



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