mercoledì 29 aprile 2015

Diamanti e ruggine



Well I'll be damned
Here comes your ghost again
But that's not unusual
It's just that the moon is full
And you happened to call

And here I sit, hand on the telephone
Hearing a voice I'd known
A couple of light years ago
Heading straight for a fall

As I remember your eyes
Were bluer than robin's eggs
"My poetry was lousy", you said
Where are you calling from?
A booth in the Midwest

Ten years ago
I bought you some cuff links
You brought me something
And we both know what memories can bring
They bring diamonds and rust

You burst on the scene
Already a legend
The unwashed phenomenon
The original vagabond
You strayed into my arms
And there you stayed
Temporarily lost at sea
The Madonna was yours for free
Yes the girl on the half-shell
Would keep you unharmed

Now I see you standing
With brown leaves falling around
An' snow in your hair
Now you're smiling out the window
Of that crummy hotel over Washington Square

Our breath comes out white clouds
Mingles and hangs in the air
Speaking strictly for me
We both could have died then and there

Now you're telling me
You're not nostalgic
Then give me another word for it
You, who are so good with words
And at keeping things vague

'Cause I need some of that vagueness now
It's all come back too clearly
I once loved you dearly
And if you're offering me diamonds and rust
Well, I've already paid...

lunedì 27 aprile 2015

Cocal

​20 minuti fa ho visto un gabbiano volare basso (neanche 10 metri di altezza, ben sotto il tetto di casa mia), sopra la strada grigia e umida, con le grandi ali spiegate. Sembrava l'albatro di Baudelaire, ma forse era solo un cocal che aveva perso la strada, un cocal spiaggiato per le strade della mia città.

sabato 25 aprile 2015

Manifiesto



Yo no canto por cantar
ni por tener buena voz,
canto porque la guitarra
tiene sentido y razón.

Tiene corazón de tierra
y alas de palomita,
es como el agua bendita
santigua glorias y penas.

Aquí se encajó mi canto
como dijera Violeta
guitarra trabajadora
con olor a primavera.

Que no es guitarra de ricos
ni cosa que se parezca
mi canto es de los andamios
para alcanzar las estrellas,
que el canto tiene sentido
cuando palpita en las venas
del que morirá cantando
las verdades verdaderas,
no las lisonjas fugaces
ni las famas extranjeras
sino el canto de una lonja
hasta el fondo de la tierra.

Ahí donde llega todo
y donde todo comienza
canto que ha sido valiente
siempre será canción nueva.

Io non canto solo per cantare
né perché ho una bella voce,
canto perché la chitarra
possiede sentimento e ragione.

Ha un cuore di terra
e ali di colomba,
è come acqua benedetta
che benedice gioie e dolori.

Quì il mio canto trovò uno scopo
come diceva Violeta
chitarra lavoratrice
con profumo di primavera.

La mia chitarra non è dei ricchi
né sembra esserlo
il mio canto è per le impalcature
che cercano di raggiungere le stelle,
perché il canto ha senso
quando palpita nelle vene
di chi morirà cantando
le verità sincere,
non serve a raccogliere premi fugaci
né per darmi fama internazionale
ma è il canto di un spicchio di terra
che giunge giù fino in fondo al mondo.

Là, dove tutto giunge
e dove tutto ha inizio
un canto che sia stata coraggioso,
sarà sempre una canzone nuova.

venerdì 24 aprile 2015

Westerlund 2

Quando ero al liceo vedere le foto o le diapositive di stelle, ammassi e galassie era un evento raro. Le immagini in generale erano rare, quelle di astronomia ancora di più. È difficile immaginarlo ai giorni nostri dove basta andare sul web e troviamo immagini di qualsiasi cosa. Adesso ce ne sono così tante che ne siamo sommersi e quasi infastiditi. 40 anni fa non era così. Ricordo ancora alcuni pomeriggi durante la 4ª e 5ª liceo passati a seguire le lezioni di astrofisica di Giuliano Romano al Collegio Pio X. E gran parte di quelle lezioni si concludevano con la proiezione di diapositive a colori di galassie (ricordo ancora benissimo la "Testa di Cavallo") che erano così belle che sembravano false. Mi è venuto in mente tutto ciò oggi vedendo la stupenda immagine raccolta dal telescopio spaziale Hubble che ha fotografato l'ammasso Westerlund 2 nella costellazione di Carina. Quelle lezioni al Pio X hanno segnato la mia vita (è in quelle aule che ho progettato una pazzia con una ragazza che poi è rimasta mia amica per tutta la vita). Per decine d'anni dopo essermi laureato ho sempre sognato di prendere una seconda laurea in astronomia a Padova. Ma poi la vita ha stemperato tutto ciò. Adesso neanche so più cosa sia un ammasso di stelle (se non leggendo l'articolo su wikipedia) ma continuerò sempre a ricordare la passione giovanile con la quale Romano divulgava l'astronomia.

giovedì 23 aprile 2015

Lavori di un tempo



Io invece potrei fare il setacciatore.
Il mestiere esiste ancora, anche ai giorni nostri dove tutto è automatizzato.

mercoledì 22 aprile 2015

Dandelion



tarassaco
dente di leone
dente di cane
soffione
cicoria selvatica
cicoria asinina
grugno di porco
ingrassaporci
insalata di porci
pisciacane
lappa
missinina
piscialletto



domenica 19 aprile 2015

Tra i 490 e i 570 nanometri


04-19.
Pioggia, nuvole, nebbia fitta, temporali e poi all'ultimo anche sole.
Dopo molti anni ho parlato un po' con A.
Addirittura con battuta su computer e Treviso.
Dopo due ore la gatta piagnucolosa è ritornata.
Un tripudio di verdi.

sabato 18 aprile 2015

Anniversario

8 anni fa, il 18 aprile 2007, ho pubblicato il mio primo post su un blog.

giovedì 16 aprile 2015

6 — 12 %

Ho fatto un giochino con me stesso.
Quante persone riconosco tra i 100 personaggi più influenti dell'anno appena nominati da Time?
Ne conosco 12, di cui solo 6 riconosciuti direttamente dal viso senza leggere la didascalia.
So di non sapere.

martedì 14 aprile 2015

Puntolini verdi

Questa è la settimana dei puntolini verdi.
Capita una sola volta all'anno.
In questa settimana passeggiando per Via San Francesco si vedono gli alberi circondati da tanti puntolini verdi. Infatti i rami non sono più spogli come durante l'inverno e non sono neppure carichi di foglie verdi aperte che oscurano il cielo, bensì sono pieni di piccole foglie appena spuntate e non ancora completamente aperte che rendono il cielo azzurro di Pisa un enorme "taca il puntino" stile Settimana Enigmistica.

Errori fotografici

Avrei scommesso che la prima foto fosse di Sebastião Salgado.
E le ultime due di Irving Penn.
Invece mi sono (un po') sbagliato.
I veri fotografi si possono scoprire giocando e cliccando con il mouse sopra le foto.







sabato 11 aprile 2015

Giacché l'arte è emozione senza desiderio

In questi giorni sto ascoltando (letto da Alba Rohrwacher e Anna Bonaiuto) un libro che mi sta prendendo tantissimo. Non vedo l'ora di andare in macchina per ascoltare in autoradio i prossimi capitoli. E ci ho trovato una bellissima definizione di arte che mi convince. E l'ho applicata anche al paesaggio che ho scorto questa sera in macchina al ritorno da Lucca: le colline pisane sullo sfondo, il primaverile brillante verde dei prati e la luce radente del tramonto sugli archi dell'acquedotto mediceo di Asciano.

martedì 7 aprile 2015

Corte Strasburgo condanna l'Italia: "Alla Diaz fu tortura"

Ma perché ce lo devono venire a dire gli altri?
Dov'è la politica?

Dicono che con l'età si diventi più saggi...
... ma quest'anno per la prima volta non andrò a votare.
Non ha più senso!

sabato 4 aprile 2015

Sultans Of Swing

Grazie a Chiara, Daniela, Elena, Lella, Antonella, Liliana, Toni, Patrizia, Lidia, Brunella, Anna, Gianfranco.

mercoledì 1 aprile 2015

Spring is coming



Scritti corsari

Ieri sera a Seravezza ho assistito per la prima volta ad uno spettacolo di Moni Ovadia che mi ha fatto scoprire un autore che, per tanti motivi, non avevo mai coscientemente voluto affrontare. Moni ha letto e commentato alcune pagine degli Scritti Corsari di Pier Paolo Pasolini. Ho capito e sentito con le mie orecchie che ciò che scriveva nel '74 sulle pagine del Corriere della Sera era il prodromo di un avvenire che è esattamente il presente dei nostri giorni. E Ovadia ne ha dato una doppia lettura: da una parte ancorata al contesto storico di quando quelle cose venivano scritte e dette e dall'altra parte un accenno al contingente e al presente. Ho apprezzato lo svaporamento dell'antitesi fascismo-antifascismo che loro (sia di Pier Paolo, sia di Moni) hanno descritto e mi è piaciuta molto la definizione di "altro" con cui noi ogni giorno abbiamo a che fare: un "altro" ingombrante con cui dobbiamo relazionarci. Almeno nel '74 il potere permetteva che si parlasse e si facesse cultura rivoluzionaria sia sulle pagine dei più importanti giornali sia sulla televiose di stato. Adesso l'appiattimento culturale (e la scomparsa delle dicotomie con le loro diverse culture) è piatto sia in Italia che nel resto del mondo occidentale. La differenza, ricorda Moni Ovadia, è che altrove ancora esistono politici e statisti degni di questo nome, mentre in Italia non è rimasto (quasi) nessuno.