sabato 1 agosto 2015

Nuova stagione



​Dopo 17 anni ho rifatto un abbonamento per una stagione teatrale. L'ultima volta fu a Trento alla fine del secolo scorso, prima che la paternità/maternità sconvolgesse e rivoluzionasse la vita di tutti i giorni. Adesso ci riprovo: non nella mia città ma nel teatro di un altro capoluogo della Toscana. È un piccolo tradimento dovuto al cartellone più interessante, ai prezzi più convenienti (al Metastasio di Prato pago l'abbonamento meno della metà di quanto lo pagherei al Verdi di Pisa), alla maggiore scelta sui giorni possibili (5 giorni di repliche confrontate con i soli due giorni di Pisa), al teatro più raccolto e intimo.

1 commento:

  1. Bravo!
    Fare un abbonamento è un impegno mentale e reale alla presenza degli spettacoli, almeno tanti quanti corrispondono alla spesa dell'abbonamento, più qualcuno in ...più, così... per sentirne la convenienza...
    Ho imparato a mie spese che non sono adatta agli abbonamenti, ammiro chi lo è.

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